In questo weekend iniziamo una nuova rubrica: un’analisi meteorologica con approfondimenti sullo stato dell'innevamento del Crinale dell’Appennino reggiano.In collaborazione con l'amico Stefano Ovi, aviatore, consigliere del CAI di Reggio Emilia e appassionato di montagna.
Per pianificare una gita in montagna, o semplicemente per capire le condizioni attuali, è molto importante sapere che cosa è successo nei giorni precedenti.
Come previsto con buona attendibilità, tra venerdi 12 e sabato notte (oggi) la situazione è radicalmente cambiata: venti forti da Nord-Est hanno investito l'Appennino reggiano con un forte abbassamento delle temperature, scese fino a -15°C a 2000m (mentre, scriviamo, -13.7°C ai 1761m del Rifugio Battisti).
La nevicata associata alla perturbazione ha depositato al suolo in alta quota 20-30 cm di neve farinosa e fredda, con punte di 40cm. Il vento ha generato forti accumuli sottovento agli ostacoli e nei canali; inoltre, questa neve farinosa non si è legata con lo strato precedente di neve pallottolare che aveva subito il processo di fusione e rigelo.
Da questa situazione le numerose valanghe che si sono staccate sull'Appennino Reggiano e Modenese.
Occorre prestare la massima attenzione e, quando se ne ravvisano le condizioni, anche imparare a rinunciare all'escursione.
Domenica bella giornata di sole; ancora molto freddo, fino a -15°C, con venti in quota molto forti sempre da Nord-Est.
Di seguito il bollettino valanghe Meteomont (click sull'immagine) aggiornato alle 14 di sabato 13 per l'Appennino emiliano, e la guida alla sua lettura.

Per concludere, una raccomandazione generale: prima dell’escursione occorre sempre leggere il bollettino valanghe.
www.meteomont.carabinieri.it