Per pianificare una gita in montagna, e' molto importante sapere cosa e' successo nei giorni precedenti.
La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da due perturbazioni che hanno portato abbondanti nevicate fino a mercoledi’ sera.
Tra i 1400 ed i 2000m, la neve fresca caduta ha raggiunto i 70-80 cm di accumulo, con apporti eolici localmente ben superiori.
Il vento nella prima e piu’ intensa perturbazione di domenica e lunedi’ e’ stato molto forte da Nord-Est, più debole e prevalentemente sud-orientale mercoledi’. Si sono creati forti accumuli sottovento e nei canali; minori depositi sulle creste e sul crinale. La neve si è depositata su uno strato vecchio di neve primaverile umida o su strati di neve lavorata dal vento o direttamente al suolo, dato che molti pendii esposti a sud erano praticamente privi di neve.
Sabato sereno o poco nuvoloso con temperature a 1800-2000 m attorno a 0°C, venti deboli o al più moderati da Nord-Est.
Domenica sereno o poco nuvoloso, temperature stazionarie, venti deboli o moderati da Sud-Ovest, tendenti a rinforzare dal pomeriggio.
Lo zero termico sara’ posizionato attorno ai 1500-1600m, in salita verso i 1800 nella seconda parte di domenica.
Importante: il bollettino valanghe deve essere letto prima di ogni escursione in quota. Raccomandiamo di avere un equipaggiamento completo di ramponi, piccozza, casco, oltre che del dispositivo Artva con pala e sonda. Se il pendio diventa ripido, affidatevi ai ramponi! Non avventuratevi con ciaspole o ramponcini!
In allegato il bollettino valanghe di oggi venerdi' 3 marzo (click sull'immagine) e la guida alla sua lettura.
Di seguito, riportiamo il paragrafo del Bollettino valanghe sulle condizioni del manto nevoso (fonte MeteoMont).
VALANGHE OSSERVATE: valanghe di piccole dimensioni spontanee a lastroni di superficie.
MANTO NEVOSO: strati superficiali di neve asciutta a debole coesione su strati basali moderatamente consolidati. Il manto nevoso è debolmente consolidato e per lo più instabile solo su alcuni pendii ripidi. Le recenti precipitazioni nevose associate ad attività eolica hanno portato alla formazione di accumuli e cornici per lo più localizzati sui versanti esposti a nord-ovest. Particolare attenzione andrà posta nell'affrontare tali zone e i pendii con maggior pendenza, dove il distacco potrà verificarsi anche con debole sovraccarico.
