Siamo giunti al termine della settimana (a conti fatti lo possiamo dire) più calda dell'anno, che ha fatto registrare i nuovi record annuali di temperatura massima nelle nostre stazioni di pianura: 37.4°C a Reggio Emilia e ad Arceto. Peraltro, il tenace anticiclone Achim (questo il nome diffuso in ambito scientifico dall'Università di Berlino) ha portato per 7 giorni massime superiori ai 35°C, cosicché il catino padano, accumulando il calore diurno, non ha parmesso alle minime di scendere su valori apprezzabili: di seguito il grafico delle temperature registrate dalla stazione di Arceto.
Dunque una settimana climaticamente eccezionale, come rivelano anche i 30°C sfiorati ai quasi 1350 metri di Cerreto Laghi.
L'annunciata rottura del tempo per domenica 26 rappresenta una tregua significativa rispetto al caldo dei giorni scorsi, ma non è in grado di imprimere una svolta significativa alla stagione. Per qualche giorno almeno, tuttavia, le temperature si attesteranno su valori prossimi ai 30°C in pianura e 25-27°C in Appennino, come indicano le nostre previsioni: rimane, in particolare domenica, la possibilità di isolati rovesci, più probabili sull'alto Appennino reggiano.
Da mercoledì 29 assisteremo a un moderato aumento delle temperature, che in ogni caso si attesteranno su valori sì elevati, ma più consoni alle medie del periodo. La tendenza indica poi la possibilità di piogge nella giornata di venerdì 31, evento per la cui conferma sono senz'altro necessari nuovi aggiornamenti.
In conclusione, l'estate rimane saldamente in sella, ma piccoli passaggi perturbati tentano, via via meno timidamente, di scalfire il caldo scudo che avvolge il Mediterrano da diverso tempo.